Avrebbe dovuto ritirare questo ambito Premio della Creatività a Montecarlo, ma i problemi di salute hanno sconsigliato l’artista milazzese Ettore Giulio Resta ad affrontare questo lungo viaggio. Così il Rotary Club di Milazzo ha pensato di conferire in casa propria quel Premio Biennale per le Arti Visive “Oscar della Creatività 2021” per cui Ettore Giulio Resta era stato invitato nella città monegasca. Un conferimento che la critica ha così motivato: “Per il contributo professionale della sua creatività artistica” alla sua opera che si intitola “Me stesso”. E’ chiaro che si tratta di un premio simbolico che il Rotary Club di Milazzo ha voluto consegnare all’artista milazzese per non far passare inosservato ciò che invece inorgoglisce la città di mamertina per avere dato i natali a questo grande personaggio. Un artista di notevole spessore culturale. conosciuto non solo per avere realizzato la Fontana del Dio Mela che spicca nella centralissima Piazza Caio Duilio di Milazzo, ma anche, tra gli altri numerosi conferimenti ricevuti, per il Trofeo Leone d’Oro consegnato ad agosto per la realizzazione dell’opera “Il sorriso della virtus”con la seguente motivazione: ”Per la sua professionalità affermata dalla ricerca continua e creativa”.
Ho sempre pensato che artisti di questo spessore dovrebbero essere non solo premiati ma anche studiati come esempio artistico e anche di vita, per ciò che significa vivere attraverso il forte sentire del proprio lavoro, prima costruito nel ruolo di Capitano Superiore di Lungo Corso all’interno di navi prestigiose e poi continuato con quell’arte capace di renderlo personaggio eclettico nella capacità di realizzare sculture e dipinti con la stessa capacità di scrivere libri, romanzi e poesie che parlano di lui, della sua sensibilità, del suo ingegno, del suo talento, vero e proprio simbolo del suo essere. Ecco, proprio per cotanta arte espressa, riconosciuta e quindi premiata in diversi punti del mondo, ritengo che la città di Milazzo debba in qualche modo far sentire ancor di più il significato di riconoscenza verso questo personaggio che per la sua caratura culturale ha portato ovunque e sempre con orgoglio, l’immagine della sua città. Per questo, penso che a Ettore Giulio Resta debba essere data l’opportunità di incontrare i giovani anche nelle scuole, proprio per narrare la sua vita vissuta in mare aperto, le sue esperienze, gli aneddoti, l’umano vissuto e la sensibilità sfociata verso l’arte e una manualità che sa di un qualcosa che parte dall’anima e si conclude con l’opera finita. Sì, sono convinto che Ettore Giulio Resta abbia un bagaglio di esperienze di vita vissuta, tale da essere conservata come patrimonio tramandabile allo studio delle nuove generazioni. Molte volte mi è capitato di ascoltare le sue narrazioni e tutte le volte mi sono incantato per il coinvolgimento che mi ha saputo dare. Sì, perché in quella capacità di racconto c’è la bellezza di fare sentire in primo piano te che ascolti. E allora ti rivedi Capitano della Nave e pure artista di tante opere, anche se non saresti mai capace di guidare una nave e hai la consapevolezza di non sapere neanche appendere un quadro al muro. E’ la qualità dell’uomo – artista Ettore Giulio Resta, sì, proprio lui che per tanti anni ha vissuto e diretto grandi navi in mare aperto e che oggi ha ricevuto l’Oscar della Creatività 2021. Due esperienze, due mondi apparentemente diversi ma che si coagulano in un unico monolito che si chiama arte, che si chiama vita.
Salvino Cavallaro